La fine dell’anno porta consiglio e molte imprese, anche con modeste difficoltà, preferiscono avviare un temporary check-up per intercettare e comprendere in anticipo quali sono le aree critiche che hanno bisogno di intervento. Il temporary check-up viene di solito eseguito da un professionista esterno della consulenza, che vanta una lunga esperienza di direzione aziendale oppure possiede una competenza verticale su aree specifiche. Durante il temporary check-up vengono solitamente individuati gli asset aziendali più forti e più deboli. Vengono definite le situazioni critiche in emersione, che potrebbero mettere a rischio alcune funzioni aziendali. L’esodo di manager e addetti può complicare la soluzione del problema. Dunque bisogna trovare rapidamente nuove risorse e migliorare le competenze interne.
Il temporary check-up è indispensabile durante il ricambio generazionale in azienda, quando spesso occorre anche reperire ingenti capitali. Oggi in Italia solo il 40% delle imprese familiari è gestito dalla seconda generazione e solo il 12% degli eredi di terza generazione è alla guida dell’azienda.