Dai dati della Camera di commercio, in Italia un’azienda su due non riesce a soddisfare il fabbisogno di personale qualificato. Questo fabbisogno di personale potrebbe essere in parte soddisfatto impiegando cittadini stranieri, ma attualmente diverse difficoltà vanno superate:
- L’ingresso di extracomunitari è per lo più limitato dalle quote stabilite dal decreto flussi;
- Molti extracomunitari non hanno una soddisfacente conoscenza della lingua italiana e hanno difficoltà di integrazione nel contesto socio-culturale e lavorativo italiano perché non conoscono i nostri riferimenti culturali e normativi;
- Spesso hanno difficoltà a trovare una soluzione abitativa;
Nel Decreto Cutro è previsto l’ingresso di cittadini extracomunitari al di fuori delle quote del Decreto flussi a seguito del completamento di percorsi di formazione professionale e civico-linguistica frequentati nel paese di provenienza e approvati dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.
Questi percorsi possono essere proposti da diversi soggetti tra i quali gli organismi accreditati per attività di formazione professionale.
Elimina inoltre la possibilità di richiedere la conversione del permesso di soggiorno per protezione speciale, cure mediche e calamità, in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.
I destinatari del programma sono i cittadini residenti nei paesi terzi e/o apolidi e gli stranieri rifugiati.
I programmi di formazione professionale e civico-linguistica sono programmi mirati a fornire ai partecipanti nozioni di sicurezza e tutela della salute nei luoghi di lavoro e competenze linguistiche e civiche per avviare il processo di integrazione nel contesto lavorativo italiano.
Nel dettaglio i programmi dovranno necessariamente prevedere:
- La formazione linguistica per il raggiungimento almeno del livello A1 (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue, contenuto nella Raccomandazione emanata dal Consiglio dei Ministri il 17 marzo 1998) ed elementi di educazione civica, per l’acquisizione di una sufficiente conoscenza dei principi fondamentali della Costituzione della Repubblica, dell’organizzazione e del funzionamento delle Istituzioni pubbliche e del contesto socio-culturale italiano.
- La formazione professionale dovrà includere nozioni in materia di lavoro e diritti dei lavoratori, elementi di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, lessico di settore e sessioni di orientamento al lavoro per il potenziamento delle competenze trasversali e il supporto alla ricerca attiva del lavoro.
- La formazione potrò essere erogata a distanza con utilizzo di metodologie come formazione a Distanza-FAD.
Fondimpresa ha pubblicato un avviso che consentirà alle aziende interessate di finanziare il percorso di formazione professionale e civico-linguistico di cittadini extracomunitari da impiegare successivamente in azienda e che entrerebbero in Italia al di fuori delle quote previste dal decreto flussi.
Il finanziamento può essere richiesto da:
- Singole aziende di dimensioni medio grandi che hanno necessità di assumere diversi lavoratori e presenteranno un solo piano formativo aziendale.
- Diverse aziende dello stesso settore che hanno necessità di reperire le stesse figure che potranno essere formate con uno stesso piano interaziendale.
Tramite Sinapsi S.p.A., organismo accreditato per la formazione dalla Regione Lazio e qualificato come soggetto proponente da Fondimpresa, le aziende hanno la possibilità di chiedere a il finanziamento di un piano di formazione finalizzato a reperire lavoratori in paesi extra UE che entreranno in Italia già formati, sia dal punto di vista della conoscenza della lingua italiana e delle competenze civiche, sia da quello delle competenze professionali, prevedendo un eventuale completamento della formazione professionale dopo l’ingresso nel nostro paese direttamente in azienda in modalità on the job.
Se sei interessato a questa opportunità contattaci compilando il form qui sotto, un nostro consulente saprà darti tutte le informazioni di cui necessiti.
